Giulia stasera non tornerà

Giulia

non tornerà a casa stasera

e mai più le strade del mondo

incontreranno il suo sorriso

luminoso.

Il suo futuro, la sua vita sono rimasti lì

sul marciapiede di un quartiere industriale

spezzati da uno come altri( tanti)

che sosteneva di amarla.

Ma Giulia vive

in tutte noi che non l’ abbiamo conosciuta

.a che in nome suo

Continueremo a combattere, a lottare, a gridare

a fare rumore.

A nome suo e per tutte le altre,

Sorelle.

 

Genetica

Mi resta di te

quel modo storto di camminare

questa rabbia

che porto dentro

che in te diventava fisica

e che io esercito a parole

ma che è ormai riesco a mettere in gabbia

(di cui conservo la chiave).

Di mio

rimane

questa voglia di lottare

il non volermi piegare

all’impossibilità delle cose

all’ ineluttabilità della natura

soprattutto la mia.

Ho avuto anche vent’anni

Avere vent’anni

avere tutta la vita davanti

è come vivere un’ eterna estate

dalle infinite porte aperte,

stare stretti nei propri abiti o a volte

indossare un maglione vecchio e comodo

essere felici di cose stupide

passare la sera sdraiati sul pavimento

al buio

a contare le farfalle che sfarfallano nello stomaco.

Dentro Dante

Nel cuore del più

ineffabile

dei poeti italiani,

nell’ anima del più alto

cantore della lingua italiana

nella mente

del padre della Letteratura

autore

della più alta forma di espressione

scritta : la sua opera più nota

mi immagino ci fosse

tutto il dolore della sua condizione

raminga.

Sempre in viaggio

Sempre al freddo

Sempre solo

E mai poter tornare alla sua Firenze,

a casa.

Di nuovo, ancora

Il tempo passa

ed il tempo non passa

ritrovo la me stessa

che avevo dimenticato

tra le pagine di un diario mai scritto.

Comincio a scrivere per il nuovo

anno come se fosse quello vecchio.

Tra le reminiscenze nascoste

dell’ adolescente che sono stata

negli angoli polverosi della mia esistenza

c’ é questa donna mai adulta

che tende la mano alla ragazzina

che continuo ad essere.

C’ é questa donna che frena

quando dovrebbe accelerare

perché vuole andare in direzione contraria

e continuare a fare come le pare.

Oggi ho ricominciato ha copiare

i testi delle canzoni nelle cui frasi

trovo i pezzi della parte che avevo

dimenticato, lasciato indietro, scotomizzato.

Continuo a trovare ispirazione

nei dettagli di vita che incrocio

anche non guardando con attenzione.

Testardamente persa dietro nuove illusioni

mi ancoro ad alcune idee fisse

e ormai sbiadite nella mia mente

per fare in modo che abbiano

senso

ancora

di nuovo.

Firenze d’ estate

Firenze

caldo come ad agosto,

a giugno

sei vento poderoso

che rinfresca

e ti scompiglia i capelli.

Florence in the summer

says goodmorning

e non buongiorno.

Firenze marciapiedi

inaccessibili

giorno e notte.

Firenze

olezzo dei vicoli

e odore di gelsomino

nel giardino di Boboli.

Firenze

contraddizione

e bellezza

che quasi ferisce gli occhi.

Sei tornata

Entusiasmo

di cantare

il nuovo disco

con i finestrini

abbassati

il caldo che si appiccica

alla pelle

cuore leggero

che dimentica le sue malinconie

brezza lieve

sole che scotta sulla testa

asciugando i capelli bagnati

Estate finalmente

sei arrivata

ti aspettavo per

lenire il dolore

far finire la paura.

Le mie madri

Sono nata
da una madre
ma più madri mi hanno accudita
protetta, portata per mano,accompagnata.
La mamma quella della carne
mi ha raccontato la vita
attreverso le storia
di Pollicino
da allora lascio sempre
le briciole
che mi riportino al punto di partenza.
La madre dell’anima mi accompagnava
non lasciandomi mai la mano
e per questo sono cresciuta
con la fiducia nei miei passi.
Da adulta ho incontrato una madre
adulta che mi ha insegnato
il lavoro mostrandomi
il modo intenso in cui lei lo concepiva
e ogni giorno provo a ripercorrere il suo rituale.
Le mie madri non hanno differenze geografiche ripercorrono i loro gesti ancestrali
ad ogni latitudine
Le mie madri sono le donne
a cui devo i pezzi dell’ incastro
che mi compone la vita.

Prima vera

Sdraiata sul pavimento

la luce del sole

accompagnata da un cielo terso

di un azzurro vivido

puntellato di nuvole

bianche

entrava prepotente

dalle finestre aperte

ho sentito vibrare in me

la Primavera,

erano anni

che non la sentivo

così sprezzante

come un’ ondata di ottimismo.